Coitus interruptus

“Che cazzo vuoi!? … sto scopando…” 
Non è un modo di dire .
Dall’altro capo del cellulare sento colpi ritmici di carne contro carne.
–“Ti richiamo?”
“Macché, ormai… leviamoci sta rottura di coglioni. Che vuoi?”
Guardo la grossa caccola che mi sono tolto a fatica dal naso. Nera e rigida di sangue secco.
–“Non c’eri venerdì sera…”
Risata soffocata  “oh, e ti sono mancato?”
–“No.”
“Ti sei battuto?”
–“Mi sono battuto bene.”
“Allora in qualche modo c’ero…” due o tre colpi più forti poi nulla. “Senti, ora vorrei concludere. Non ti secca se interrompiamo questa bella conversazione vero?”
–“No.” rispondo d’istinto. Mi accorgo un istante dopo che gli servo il destro per una bella presa per il culo.
“Posso lasciare il cellulare aperto se vuoi? Così puoi ascoltare.”
–“Vaffanculo” ma è tardi, andava detto prima. Anzi dovevo chiudere prima.
I colpi carne-su-carne riprendono subito. Ha buttato il cellulare sul letto. Prima che faccia a tempo a chiudere mi arrivano anche i gemiti di lei o di qualsiasi cosa si stia scopando. 
 
Dovevo farlo prima.