La solitudine del ragionamento logico

Caro Sergent Zimm,
Leggi questo:
“…del resto, che i rapporti omosessuali siano contro natura è una constatazione visto che l’uomo e la donna sono sessualmente complementari e che solo dalla loro unione può nascere una nuova creatura. per questo, a prescindere dalle loro censurabili mancanze di pudore e di civile decoro, le manifestazioni come il gay pride suscitano quantomeno una perplessità analoga a quella che susciterebbe un daltonic pride”
Così dice l’emerito professor alessandro macaluso del liceo brotzu (che speriamo venga licenziato per giusta causa). da dove iniziare a rispondere a tanta idozia?
…e menomale che insegna filosofia… dovrebbe sapere quindi, da solo, che una cosa è il darsi piacere ed un’altra il procreare, e che di censurabile e incivile ci sono manifestazioni come l’intolleranza, la discriminazione, la violenza e l’ignoranza, come la sua, che ogni giorno fanno bella mostra di se ovunque, non certo l’amore libero e privo di pregiudizi. dovrebbe sapere che la natura prevede l’omosessualità, è l’omofobia di chi non sa accettare le proprie pulsioni omosesuali a non prevederla.
Possibile che on si possa fare niente?
M.

Certo che si può fare qualcosa cara M.

Per il giusto prezzo ovviamente. Più le spese e un piccolo extra se vuoi anche il reportage fotografico.

Ma fossi in te non me la prenderei troppo. Sei troppo avanti con i ragionamenti. Decisamente troppo. Alla seconda riga, pensa, mi è venuto un occhio storto e ho dovuto smettere.

Che spreco, tutti quei bei ragionamenti logici sprecati… chi li leggerà ora? Scommetto che sarai triste. Mi sembra di vederti: in piedi , china sulle tre abbondanti palline di gelato rovinate a terra, e tu con il cono in mano che cerchi di capire se vale la pena mangiare almeno quello e non ti dia più soddisfazione sbatterlo al suolo in un gesto di stizza. Ci giurerei che alla fine la logica prende il sopravvento e invece decidi di raccogliere tristemente il gelato assieme al cono, fare un pacchetto ordinato e gettare il tutto nel cestino dell’immondizia più vicino.

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Provarci lo stesso.

“Ci conosciamo?”

“No. Si. E’ complicato.”

L’uomo che mi si siede di fronte suda un poco malgrado l’aria condizionata. Fuggevolmente penso che si prenderà un malanno. E’ giovane ma piccoli segni grigi si fanno strada tra i capelli tagliati corti. Brutto essere vecchi da giovani.

“Le rubo solo dieci minuti.”  – si umetta impercettibilmente le labbra  preparandosi a parlare.

“Prego…”

Rimango tranquillo. Altre volte, poche per fortuna, mi è successa la stessa cosa. Rimango tranquillo ma gli guardo le mani. Rimango tranquillo mi siedo meglio, in modo che lo schienale non mi impacci nell’estrazione.

Non dovrebbe essere necessario. Parte del fatto che lavoro bene è che riconosco la gente. Questo vuole davvero parlare.

“Vede. Io ho un potere. Ce l’ho da quando sono bambino. In qualche modo riesco a vedere il futuro.” 

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Geloso di te

Composta e rilassata come se nulla fosse accaduto.
È strano vederti così nel mio letto.
Nemmeno dieci minuti prima avevo tra le mie mani ogni tuo piu intimo meccanismo. Una specie di rituale dopo una giornata di fuoco.
Ora, gelida, riposi sulle lenzuola.

La tua natura è questa:
Un momento prima sei in azione, un momento dopo completamente inerte.
Sai come fare del male.
Come poche al mondo.
… e non ti importa.
Non c’è amore non c’è odio non c’è pietà non c’è rancore.
Compatisco quelli che pensano di controllarti solo perché ti hanno tra le mani.
C’è chi dice che il tuo cuore è di tutti e di nessuno. Ma io lo so, tu non hai cuore.
Per questo non permetterò a nessun altro di averti.
Per questo sono così geloso.

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